Tempi duri per il gioco d’azzardo: ma si tornerà a scommettere

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La situazione che sta vivendo in questo momento l’Italia (ma anche gran parte degli altri paesi del continente europeo) non è certo delle più semplici. Sotto tanti aspetti, la ripresa sarà lenta e difficile, ma comunque necessaria per il futuro. Le restrizioni alla libertà stanno finendo per cambiare radicalmente le abitudini delle persone. Questo discorso finisce inevitabilmente per riguardare anche il settore del gioco d’azzardo.

Gioco d’azzardo e Covid-19: cosa è cambiato

I decreti che il Presidente del Consiglio Conte ha varato come misure limitative volte a ridurre i contagi per via del Coronavirus, hanno avuto effetti importanti anche nel mondo del gioco d’azzardo. È stato limitato notevolmente l’accesso alla rete fisica che, dunque, prevede che la persona si rechi in un’attività commerciale per giocare. L’unica possibilità è quella di acquistare presso i tabacchi autorizzati dei gratta e vinci.

Ciò vuol dire che, soprattutto se si considera il numero maggiore di ore che le persone trascorrono in casa, cresce in modo esponenziale il gioco d’azzardo online. E questo appare un dato di non poco conto se si considera che negli ultimi 5 anni questo settore sul web è cresciuto di quasi il 115% per quel che concerne le giocate.

Lo stop al gioco d’azzardo: un buco da oltre 600 milioni al mese

La chiusura di sale da gioco e sale slot, oltre che bar dotati di apposite macchinette e sale bingo, provocherà un grosso danno economico allo Stato Italiano. Il calcolo, secondo quanto rivelato recentemente da un articolo de Il Sole 24 Ore, porterebbe ad una perdita di oltre 600 milioni di euro. Una cifra di non poco conto e che, in qualche modo, bisognerà provvedere a coprire anche una volta che sarà terminato il periodo di emergenza per la pandemia.

La cifra è stata dettagliatamente calcolata usando i dati relativi all’anno 2019 in merito a slot machine e videolotterie in primo luogo, oltre a dover considerare le cifre inerenti le scommesse sportive e i casino AAMS. Una situazione molto grave, dunque, anche per gli esercenti che già da qualche tempo stanno provando a sollecitare il Ministro dell’Economia affinché possa prendere delle misure a prevenire quello che potrebbe essere un danno dalle dimensioni inimmaginabili. Una tutela necessaria sia per le aziende di gioco d’azzardo che per gli amanti del gioco responsabile.

Dall’estero un indirizzo per il futuro

Quello che potrebbe aprirsi per il periodo rimanente di quarantena previsto per via del Covid-19, sarà un tempo di importanti regolamentazioni sul gioco d’azzardo online. In primo luogo, si pensa all’applicazione di una serie di standard alquanto rigidi rispetto ai servizi digitali di gioco. Questa proposta arriva direttamente dalle autorità politiche dell’Inghilterra e del Belgio, paesi dove la situazione è stata posta all’attenzione dell’opinione pubblica. L’obiettivo è quello di introdurre delle misure più rigorose per via dello stop delle attività economiche determinato dal Coronavirus.

Una prima risposta è arrivata dal BGC (Betting and Gaming Council) che ha garantito l’impegno affinché siano poste in essere delle misure straordinarie per evitare di mettere in difficoltà persone che in questa fase di vita potrebbero essere più deboli da un punto di vista psicologico. Una tutela fondamentale non solo per gli utenti, ma anche per le tante aziende di gioco d’azzardo che nel corso degli anni hanno rispettato pienamente gli standard di correttezza imposti dalle normative nazionali e continentali, anche definiti secondo sitiscommesse24.com.

Il futuro post-Coronavirus: si tornerà a giocare?

Per capire l’incidenza del gioco d’azzardo non solo sulla vita delle persone che giocano ma anche sull’economia, è bene considerare qualche numero. Stando a quanto riportato dai dati diffusi direttamente dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, si parla di una media per città di quasi un miliardo e mezzo di euro all’anno. Numeri elevatissimi che iniziano a destare molto interesse anche in un momento come quello attuale, in cui il Coronavirus sta creando non poche difficoltà in maniera trasversale all’economia mondiale.

Non è un caso che, per fare un esempio, si stia parlato anche dell’inserimento delle agenzie di betting come sponsor per il massimo campionato calcistico italiano. Il che non può che significare che si tratta di un settore dal quale si possono attingere ingenti cifre di denaro che permetteranno di rendere più veloce la ripresa dopo questo periodo di blocco quasi totale.

Dunque, la domanda che molte persone potrebbero porsi in questo momento, è se effettivamente si potrà tornare a divertirsi responsabilmente mediante il gioco d’azzardo. La risposta è sì, in quanto si tratterà di uno di quei settori che potranno rivelarsi trainanti per le economie non solo delle aziende, ma anche delle stesse città. Un giro di denaro importante che permetterà agli utenti di divertirsi nel rispetto delle norme che verranno stabilite dal Governo (ad esempio, l’introduzione dell’ingresso razionalizzato o la distanza di un metro tra le persone che si trovano in un luogo chiuso).

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