I numeri (da capogiro) dell’entertainment marketing

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Il marketing del futuro – prima ancora che sulla vendita di un prodotto – si basa sulla creazione di un’esperienza per l’utente. Questa particolare forma di marketing, tutta incentrata sull’entertainment e sul coinvolgimento dell’utente, ha un valore che va molto oltre l’esperienza provata dal fruitore di quegli specifici contenuti pubblicitari, ma nasconde un volume d’affari di dimensioni notevoli, confermandosi dunque uno dei settori di investimento prediletti da chiunque si interessi di digital marketing.

Per quel che riguarda l’intrattenimento digitale tramite video, 10 sole nazioni detengono il 57% degli introiti e degli investimenti legati al settore: India, Stati Uniti, Italia, Spagna, Regno Unito, Canada, Germania, Svizzera, Russia e Australia. Questi Paesi stanno sperimentando una più forte domanda da parte dei consumatori e dunque una concorrenza più agguerrita per soddisfarla: ragion per cui, per rispondere a questa crescente domanda di contenuti, una strategia oculata elaborata insieme a web agency esperte nel settore del marketing d’intrattenimento, può rivelarsi la mossa vincente per superare la concorrenza. Con TDPubblicità di Alberto Tofani, realtà italiana che ha focus proprio sull’entertainment marketing, abbiamo evidenziato come le web agency che operano nel marketing digitale possono, oggi, concorrere a uno sviluppo del settore che non pare essere un solo trend, ma una scelta operativa destinata a cementarsi.

Il marketing dell’intrattenimento

Quando si pensa al marketing, l’obiettivo principale sembra unicamente quello di vendere. Non è questo il caso dell’entertainment marketing che, guidato da una logica più sottile, ha lo scopo di suscitare delle precise emozioni nell’utente: emozioni positive che, poi, si andranno ad associare allo specifico brand e che potranno servire a cementare meglio il rapporto tra azienda e cliente (con ritorno positivo anche sulle vendite). Si tratta di una differenza allo stesso tempo abissale e sottile, che divide una forma di fare marketing destinata esplicitamente alla vendita e alla conversione diretta dell’utente in cliente, da una strategia pensata a intrattenere il fruitore di quello specifico contenuto, allo scopo di coinvolgerlo emotivamente nei confronti del proprio brand.

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Da qui, è chiara l’importanza che una simile strategia di digital marketing riveste per qualsiasi azienda voglia cementare il proprio rapporto con l’utenza, e raggiungere un bacino di fruitori e contatti sempre più grande. Non è dunque casuale che sia proprio l’entertainment marketing a trainare tutto il comparto del digital marketing moderno, con percentuali di crescita superiori all’8%, per un volume di investimenti complessivi nel settore equivalente a più di 105 miliardi di dollari. In questi dati, il marketing esperienziale, orientato verso la creazione e la sponsorizzazione di eventi specifici, riveste un ruolo cardine, per un valore di quasi 75 miliardi di dollari.

Il marketing e la sponsorizzazione degli eventi si muovono tuttavia con ritmi differenti: la sponsorizzazione ha il volume di affari più grande (con un giro di dollari pari a oltre i 40 miliardi), mentre l’event marketing vanta la percentuale di crescita più significativa (con oltre il 7%). Coniugare attentamente la propria strategia di marketing a eventi ben precisi, di grande portata (quali si sono rivelati i Giochi Olimpici di Tokyo, pur con la croce della pandemia, e i mondiali di calcio FIFA), si rivela spesso e volentieri una strategia vincente per la propria azienda, a patto tuttavia di non puntare sull’improvvisazione, ma di rivolgersi a specifiche web agency del settore.

L’intrattenimento basato sui video

L’entertainment marketing passa per molte forme e diversi canali: il prediletto, tuttavia, proprio in virtù della sua capacità di coinvolgere emotivamente e toccare il pubblico, è costituito proprio dai video, sia quelli che vengono trasmessi dalle televisioni, sia quelli che vengono riprodotti online, grazie a piattaforme streaming o di video-condivisione (quali YouTube e i suoi advertising).

Si sono rese conto di questa necessità le aziende del Regno Unito, che hanno continuato a investire fondi maggiori per il video entertainment marketing, con il +79% per quel che riguarda i canali televisivi, e il +34% per gli abbonamenti pay: nonostante questa preponderanza degli investimenti in tv e pay, il mondo online continua a essere il prediletto da parte degli investitori e dei consumatori, per quel che riguarda la creazione e la fruizione di contenuti digitali pensati per l’intrattenimento. Non a caso, le spese per l’entertainment online stanno aumentando dal 53% al 57%, con crescite diluite negli anni, fino a un +1,3% stimato per il 2022 nel ramo dell’intrattenimento digitale nel suo complesso, e un +1,2% per quel che riguarda il video entertainment nello specifico.

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